venerdì 4 aprile 2014

L'allevamento amatoriale, intervista ad un proprietario : cos'è e perchè sceglierlo

Quando si tratta di acquistare un cucciolo molto spesso ci si rivolge ad allevamenti tradizionali, ovvero allevamenti certificati e riconosciuti che si impegnano nella selezione di elementi geneticamente ineccepibili, centri in cui l'allevamento è una vera e propria professione.
 
La domanda è: è davvero la scelta migliore? E quali altre possibilità abbiamo?
 
Ci sono molte altre opzioni da prendere in considerazione al momento della scelta del proprio cucciolo, che molto spesso tuttavia vengono trascurate perché poco conosciute o considerate meno affidabili ( canili, privati, allevamenti amatoriali ecc..)
Noi ci siamo posti il problema e ci siamo recati sul posto, in un allevamento amatoriale di Golden Retriever situato nei pressi di Torino" I Golden dell' Abate " , per rispondere ai più frequenti interrogativi dei neo-padroncini intervistando il proprietario dell'allevamento, il sig. Walter che da sua moglie ha acquisito un profondo amore per questa razza.
Ci presentiamo all'allevamento  ( una casa con ampio giardino) e veniamo accolti amorevolmente dallo scodinzolare di sei Golden e dal sorriso del sig. Walter, il cui cognome non ci viene svelato, tanto è intima l'atmosfera che si viene a creare entrando nel suo verde paradiso degli animali.  Anche quando ci accomodiamo al tavolo per l'intervista non veniamo abbandonati un attimo dalla frenetica allegria dei cuccioloni ma, nonostante le distrazioni, iniziamo.





 I Golden dell'allevamento , foto di Marta Blanchietti
Uno dei Golden si scatena all'aria aperta, foto di Marta Blanchietti 


 
 
Qual è la differenza tra un allevamento amatoriale e uno tradizionale?
I due tipi di allevamenti differiscono sostanzialmente per il numero di cani mantenuti e il trattamento loro riservato; l'allevamento tradizionale è solitamente una proprietà molto estesa che può contenere un gran numero di esemplari ,tuttavia essi vengono tenuti in gabbie quando non sono all'aperto altrimenti la situazione diventerebbe ingestibile ( sorride accarezzando uno dei cani ), io ho solo sei cani e posso assicurare che già cosi c'è un bel da fare.! In un allevamento amatoriale come questo i cani non sono molti, ma vengono tutti accuditi come veri e propri cani da compagnia, dormono in casa nelle loro cucce e scorrazzano all'aperto, in questo modo sviluppano un rapporto stretto con l'uomo che altrimenti non avrebbero, negli allevamenti tradizionali i cuccioli incontrano l'uomo solitamente  all'ora del pasto  e non conoscono l'ambiente domestico , ciò rende loro più difficile ambientarsi una volta adottati.
Cosa garantisce un allevamento tradizionale rispetto ad uno amatoriale?
L'allevamento tradizionale garantisce una genealogia molto valida negli esemplari che seleziona, il fatto di avere più cani permette loro di poter effettuare incroci tra differenti linee di sangue e i cani sono dunque estremamente belli, manca però a questo tipo di allevamento il rapporto uomo -cane. si può quasi definire un mercato di cuccioli ed essendo una professione la vendita è uno degli aspetti più importanti del mestiere dunque l'affetto viene messo un po' da parte.
L'allevamento amatoriale non può essere considerato un mestiere?
( La sua espressione qui diventa rassegnata ma sempre pacata e cordiale) Purtroppo no, di allevamento non si campa, è l'amore profondo per i cani che ti porta a desiderare di selezionarli amorevolmente a casa tua, devi essere disposto a renderli parte della tua famiglia e a fare molti sacrifici, è una spesa enorme  ma i risultati sono impagabili.
A proposito di prezzi, quanto costa un cucciolo?
( Si fa serio) I cuccioli, almeno secondo l'etica di questo allevamento, non hanno prezzo, non si può comprare l'amore di un essere vivente, mia moglie ( fondatrice dell'allevamento) ha sempre rifiutato di vendere cuccioli alle persone venute in visita che prima di chiedere qualunque altra cosa si informavano sul prezzo, mentre volentieri ne regalava alcuni ad amici e a persone che non se li potevano permettere, la cosa più importante è trovare loro una sistemazione perché si possano trovare accuditi e coccolati. Ciò che si paga è solo il lavoro dell'allevatore, loro non c'entrano.
Negli allevamenti tradizionali, a cosa sono dovuti i prezzi esorbitanti dei cani?
L'allevamento tradizionale vende i cuccioli, vive della loro vendita, quello che si paga e  che aumenta notevolmente il prezzo del cane è la genealogia.
Come si scelgono i cani da accoppiare?
Nel nostro allevamento il maschio viene scelto in base alle esigenze della femmina per renderlo il più possibile naturale e garantire anche risultati migliori
Le cucciolate possono essere "prenotate"?
Certo, fortunatamente tante persone cercano un amico a quattro zampe e spesso riesco a sistemare molti  cuccioli prima della loro nascita, ovviamente non prima di aver personalmente conosciuto i futuri proprietari!
Quante cucciolate nascono all'anno?
Non più di due o tre, agli allevamenti amatoriali è permesso solo un certo numero di cuccioli perché devono essere mantenuti in buona salute, gli allevamenti vengono annualmente sottoposti a visite della Asl.
Sottoponete i cuccioli a vaccini? E dopo quanti giorni li consegnate ai nuovi proprietari?
Pochi giorni prima della consegna i cuccioli vengono sottoposti  ad un vaccino, il richiamo deve essere effettuato dal nuovo proprietario presso un veterinario di fiducia. I cuccioli vengono consegnati dopo circa due mesi di permanenza all'allevamento.
Per quanto riguarda i privati? Sono affidabili?
(Fa una piccola smorfia) Io li sconsiglio in realtà, si tratta il più delle volte di gente inesperta che inconsapevolmente rovina una razza effettuando incroci svantaggiosi, i cuccioli possono talvolta  presentare delle patologie e non sono certificati.




Golden fiuta il terreno, foto di Marta Blanchietti
 



 
In seguito ci alziamo, entriamo in casa e ci viene mostrata una cucciolata nata da due settimane, un tappeto di soffici cuccioli che paiono peluches e strisciano ciechi in una cuccetta alla ricerca del calore dei fratellini, difficile non portarseli tutti a casa.
 Infine purtroppo la visita si conclude così come era iniziata, scodinzolio di cani e sorrisi gentili, ma un poco di informazione in più.
 
 
 
 
I cuccioli dell'allevamento dopo due settimane di vita, foto di Marta Blanchietti

 
 
Un ringraziamento speciale va alla signora Teresa Brancale, fondatrice dell'allevamento, senza il suo amore per gli animali tutto ciò non sarebbe esistito.

Di Federica Giuliano

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