venerdì 4 aprile 2014

Nomination, una tendenza contagiosa




#necknomination #beer #drink #neck&nominate questi sono solo alcuni degli hastag di cui i social pullulano in questi primi mesi del nuovo anno tanto che anche i meno social addicted parlano di questo nuovo fenomeno. La necknomination contrariamente a quanto si pensa non è nata in Australia ma decisamente più vicino a noi, in Gran Bretagna, quando il 25 dicembre scorso il ventiseienne Ross Samson, rugbista dei London Scottish, dopo essersi filmato mentre beveva una birra ha deciso di pubblicare il video su Facebook invitando a fare lo stesso “chiunque non fosse nato quel giorno”. Il post, citando il termine utilizzato dallo stesso Samson, "è rimbalzato" invadendo sempre piu homepage e diffondendosi a macchia d'olio, con una velocità sorprendente anche per un social network, tra i giovani di tutto il mondo.
L'essenza del gioco è contenuta nel nome, infatti questo consiste nel riprendersi mentre si beve una birra, del vino, un super alcolico, un cocktail o qualsiasi altra bevanda contenga un alto tasso alcolico (neck infatti simboleggia il collo della bottiglia) e successivamente scegliere altri amici - fino ad un massimo di 4 - a cui affidare il compito di sostenere la medesima prova (celebre la frase finale dei video “I nominate...”). Chi viene nominato deve rispondere con un suo video entro 24h per non  incappare nella penalità: pagare da bere a tutti gli amici.



Un esempio di Necknomination


La grandissima adesione ha fatto sì che nascessero diverse modalità di svolgimento (per esempio bere più di chi ti ha nominato oppure cimentarsi in prove ardue post bevuta) o variazioni rispetto all' “originale”, tanto che alcuni ragazzi a seguito della loro nomination hanno perso la vita.
E' quasi superfluo aggiungere che questa nuova moda ha immediatamente attirato l'attenzione dei media e delle autorità, sono sempre di più le richieste da parte di  genitori e  insegnanti (come il preside del Liceo Volta di Milano che ha scritto una lettera aperta ai suoi studenti) di fermarla o almeno controllarla – non è da sottovalutare il fatto che la nomination presupponga il consumo di alcool non direttamente controllabile e dunque coinvolga molto spesso ragazzi al di sotto dell'età legale per farne uso – e quotidiani gli appelli al social, in primo luogo Facebook, seguito da Twitter ed Instagram, perché censurino i sempre più numerosi video.
Diversi psicologi, etologi, giornalisti e personalità di spicco dal mondo dello spettacolo si sono interessati all'avvenimento confrontandosi e dando luogo a stimolanti dibattiti.
Per quanto assolutamente educativi e interessanti siano i loro pareri, ritengo che degni di nota ed attenzione siano le reazioni dei protagonisti, gli adolescenti coinvolti in prima persona in ciò che è stato definito “una sfida al massacro”. Si è parlato e si sta tutt'ora discutendo riguardo quanto sta accadendo, spesso scivolando nell' eccessivo moralismo o nel diseducativo buonismo “ che ci vuoi fare sono ragazzi” quando forse sarebbe necessario non solo limitarsi alla superficialità  del fatto ma compiere un' analisi approfondita dei motivi che spingono a simili comportamenti. 
Le reazioni sul web non si sono fatte attendere e sono ormai decine le nuove nomination, in cui le regole restano immutate, cambia invece il contenuto.
Degna di attenzione è la Raknomination (random act of kindness), dove i partecipanti si sfidano a compiere azioni socialmente utili come aiutare i senzatetto o gli anziani con le borse della spesa; negli ultimi giorni sono comparse anche nomination di stampo decisamente più intellettuale che esortano a condividere opere d’arte o celebri aforismi coinvolgendo altri amici.
La sfida sembra essersi leggermente modificata: l’obbiettivo non consiste più nel superare chi ha nominato ma nel inventarsi una nuova nomination, duellando così a colpi di originalità.


                                 "Raknomination"





                                                                                              Vittoria Grassi
     Link e video: Alessandra Sacchi
Informazioni: Elisa Ciccarese

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