domenica 4 maggio 2014

Pulp Fiction: 20 anni dopo è ancora un successo

John Travolta e Samuel L. Jackson in una celebre scena, da www.cinefarm.it
Ormai sono passati 20 anni da quando Quentin Tarantino ha lanciato sul grande schermo quello che da subito è stato destinato a diventare un cult: stiamo parlando di Pulp Fiction. Questo film consacrò Tarantino da astro nascente a regista di grande fama, inoltre rilanciò un John Travolta ormai in ombra e consacrò la già promettente Uma Thurman. Riuscì nella straordinaria impresa di pareggiare (e probabilmente superare) il successo del suo predecessore, Le Iene, e ha la possibilità di superare sè stesso: il 7,8 e 9 Aprile, infatti, Pulp Fiction verrà proiettato nuovamente nelle sale. Questa nuova proiezione può essere un ottimo pretesto per gustarsi nuovamente la pellicola e le grandi interpretazioni di Samuel L. Jackson, Bruce Willis e John Travolta, ma anche un incentivo per le nuove generazioni a vedere per la prima volta questa colonna portante della storia del cinema. Una volta in sala, ci troveremo di fronte il solito capolavoro di Tarantino, "l'originalità della violenza, la violenza dell'originalità", come veniva definito da uno slogan promozionale del primo release. Ci saranno sempre ad aspettarci il sangue un po' comico, la scatenata gara di twist, la celebre battuta "Sono il signor Wolf. Risolvo problemi." e la citazione di Ezechiele 25:17, entrata ormai a far parte della leggenda, citata a memoria da migliaia di appassionati, quasi tutti inconsapevoli che in realtà il passo della Bibbia dica tutt'altro...
 
In conclusione, il ritorno di Pulp Fiction nei cinema è un'occasione da non perdere, da vedere assolutamente! Anche se, con tutta probabilità, nemmeno questa volta scopriremo cosa c'è veramente nella valigetta...

Di Enrico Saggiorato

giovedì 24 aprile 2014

B

http://bancadati.informagiovanipiemonte.it/schede-orientative/schede/1645/lavorare-come-comparsa-torino

martedì 8 aprile 2014

Avengers 2: la Val d'Aosta diventa la Serbia

Dopo essere stati in Sud Africa, le riprese di The Avengers: Age of Ultron girate in Italia in Val d' Aosta

Vista dall'alto del Forte di Bard http://magazine.quotidiano.net/enogastronomia/files/2011/12/bard.jpg


Entusiasmo tra gli abitanti della bassa valle alla notizia arrivata direttamente hollywood qualche mese fa che molte scene del sequel di "Avengers" (che ha incassato in tutto il mondo 1.518.594.910 di dollari) sarebbero state girate presso il pittoresco “Forte di Bard” e nei borghi storici adiacenti, Verrès, René de Challand, Pont-St-Martin, Donnas e Hône.

200 gli italiani al lavoro per il set, mentre inglesi e americani sono 180. Ben 400 le comparse. Complessivamente le scene girate in Valle d'Aosta rappresentano 15 minuti del film, la cui regia è firmata anche questa volta da Joss Whedon.

La location in realtà nel film rappresenta una città dell’Europa orientale conosciuta come Sokovia, con alcuni dei cartelli in giro per il set scritti in lingua serba, ma probabilmente il nome del forte verrà mantenuto con l'appellativo "Fort Bard" che la trope utilizzava durante le riprese. Dalle notizie e dai video rubati dal set blindato condivisi su Youtube sembrerebbe che una scena includerà Baron Von Strucker (Thomas Kretschmann) e alcuni suoi soldati che respingeranno l’attacco in volo di Iron Man (Robert Downey Jr.).

Le riprese sono terminate il 30 marzo dopo una intensa settimana che tra auto rovesciate soldati e combattimenti ha visto trasformare il paesino montano in un set "hollywoodiano" popolato da super-professionisti. Alcune voci danno però già il ritorno della troupe al forte tra un mesetto per concludere alcune scene previste.

L'appuntamento quindi è al cinema con The Avengers: Age of Ultron che uscità 1° maggio 2015 e sarà il capitolo conclusivo della Fase 2 della Marvel iniziata il 24 aprile 2013 che includerà anche gli imminenti Captain America: The Winter Soldier (26 marzo 2014) e Guardians of the Galaxy (1 agosto 2014).

Ludovico Bossi

domenica 6 aprile 2014

Star Wars: la storia infinita

Star Wars. Tutti noi abbiamo sentito nominare la saga almeno una volta, molti di noi l'hanno seguita fin dall'inizio con l'esordio di George Lucas.



Nel 1977 esce il primo capitolo, chiamato inizialmente "Guerre stellari" poi rinominato "Episodio IV: Una nuova Speranza" quando divenne sicura la creazione di un seguito. L'intento del regista infatti era di continuare una storia già iniziata e infatti nel 1997, esattamente venti anni dopo, grazie all'avvento di nuove tecnologie digitali ed effetti speciali, nasce l"Episodio I: La minaccia fantasma". Il regista rimane lo stesso, Lucas, che si occupa anche della sceneggiatura.

La storia riprende con gli Episodi I, II, III, dove l'attenzione viene spostata sul bambino Anakin, che diventerà Darth Vader, l'acerrimo nemico del giovane protagonista dei precedenti episodi, Luke Skywalker. In questo modo si scoprono le origini del padre di Luke, il suo passaggio al Lato Oscuro della Forza, la storia e la fine della Repubblica e l'avvento dell'Impero Galattico governato dall'ex cancelliere Palpatine.

Nel 2008, tre anni dopo l'uscita dell'ultimo film, il terzo episodio, esce The Clone Wars: diretto da Dave Filoni, narra le vicende di Anakin e Obi-Wan ambientate nel lasso di tempo che intercorre tra il secondo e il terzo episodio.

Ma com'è nata questa così coinvolgente e appassionante saga? Un'intervista riesce a raccontare tutto ciò che nella mente del celebre regista George Lucas ha creato la ancora oggi famosa saga.






Molti non sono a conoscenza del fatto che a maggio 2014 negli studi londinesi di Pinewood inizieranno le riprese di Episodio VII, pellicola affidata alla regia di J.J. Abrams, che si è assunto il compito di rilanciare la space opera.
Dal comunicato stampa ufficiale è stato diffuso che la trama tratterà di 30 dopo i fatti avvenuti nell'Episodio VI- Il Ritorno dello Jedi; inoltre nella nuova pellicola diventerà protagonista un nuovo trio di giovani, anche se si rivedranno attori come Mark Hamill, Carrie Fisher, Harrison Ford.

Il JediNew,un fantasite solitamente affidabile, rivela che le riprese sarebbero già in corso in Egitto, al Cairo.
La data dell'uscita del film sembra già fissata al 18 dicembre 2015.
Il nuovo episodio sarà prodotto in casa Disney, il fatto ha riscosso molta attenzione da parte dei Media perché rivelata inaspettatamente durante la conferenza del 18 marzo, indetta per discutere i risultati finanziari dell'ultimo periodo.
Bob Iger, il boss della major,non è stato comunque molto esauriente: "So che vi aspettavate altre notizie sull' Episodio 7, ma siamo ancora nelle fasi iniziali, per cui non posso condividere altro con voi. Ma la pre-produzione procede a ritmo spedito e dai concept art che ho visto finora, il film sarà straordinario. Ma non posso aggiungere altro o finirei nei guai".Tutte queste informazioni non danno certezze ai fan, che sperano di ricevere le prime informazioni ufficiali il 4 maggio, lo Star Wars Day.
I dubbi sulla riuscita di questo film sono innumerevoli dal momento che, a parere di molti, sarebbe difficile non deludere i tanti followers con tre nuovi protagonisti.

Star Wars- Episodio VII rimane uno dei film più attesi ma chissà se sarà all'altezza dei suoi predecessori.


Locandina di Star Wars: Episodio IV- Una nuova speranza

Chloé Friard e Beatrice Rossini

sabato 5 aprile 2014

Pena di morte oggi: la situazione nel mondo.

Oggi sono 58 gli stati che applicano la pena di morte.
Nel 2013 ci sono stati di questi tipi di esecuzione in 22 paesi, anche se il maggior numero delle pene è stato attribuito a solamente sei paesi: Cina, Iran, Iraq, Arabia Saudita, Stati Uniti d'America e Somalia, secondo Amnesty International.
Sono invece state emesse sentenze capitali in 57 stati.
Glenn Ford, da 'UNF'
 
Recentemente ha fatto il giro del mondo la notizia riguardante la scarcerazione di Glenn Ford: egli, residente a New York, era stato condannato nel 1983 alla pena di morte, e rimase in carcere per oltre 30 anni. L'ormai sessantaquattrenne si era sempre dichiarato innocente e infatti, dopo esami più approfonditi sull'accaduto, si scoprì la sua mancanza di colpa.
Era stato, 30 anni fa, accusato di aver assassinato un gioiellere, ma per colpa dell' incompetenza degli avvocati e pregiudizi razziali, era stato lo stesso condannato.

Vicenda simile è accaduta a Iwao Hakamada, 78 anni: anch'egli restò nel braccio della morte per tempo lunghissimo, 48 anni, e venne scarcerato dalle prigioni giapponesi poco fa, data prova della sua innocenza grazie a un test di Dna.
Accusato di aver ucciso l'intera famiglia del suo ex datore di lavoro, era stato imprigionato nel 1966 e condannato alla pena capitale due anni dopo.
Sempre ritenutosi innocente, si ebbe l'assoluta certezza della sua incolpevolezza per l'appunto grazie a questo test del Dna, che indicava che il tipo di sangue lasciato su alcuni vestiti apparteneva non a Iwao, ma ad un pluriomicida.
A ciò seguì un notevole atto di accusa contro la giustizia nipponica.


Fatto accaduto a Gennaio 2014, invece, ha scosso l'America:
Dennis McGuire, detenuto dell'Ohio e condannato nel 1989 alla pena capitale, è morto dopo esattamente 13 minuti del dolore più assoluto, tra urla strazianti. Uguale sorte è toccata a Michael Taylor, 47 anni, condannato di stupro e assassinio nello stato del Missouri nel 1989.
Infatti, in seguito alla decisione delle case farmaceutiche di non fornire più prodotti barbiturici, l'America dovette presto trovare un altro modo per eseguire le pene capitali, sperimentando nuovi 'cocktail fatali', che avrebbero dovuto essere efficaci quanto i precedenti ma che hanno avuto effetti dolorosissimi sulle vittime.


 In seguito a questo accaduto sconvolgente molti abolizionisti e associazioni hanno ricordato che mai in passato una persona morì, in seguito a pena capitale, in modo così atroce, nè con la sedia elettrica nè con iniezioni letali, sottolineando comunque che mai esisterebbe un modo 'umano' per uccidere una vita.

Sedia elettrica, da 'Corriere della Sera'




In Virginia invece, hanno trovato un'altra soluzione alla protesta delle case farmaceutiche: il ritorno alla sedia elettrica, votata dalla Camera.
In precedenza i condannati erano liberi di scegliere fra l'iniezione letale e la sedia elettrica, fino a quando quest'ultima venne abolita. Oggi quindi ci si pone di fronte a un nuovo problema: la sedia elettrica potrà completamente sostituire l'iniezione letale?
Altri stati americani invece considerano l'idea di reintrodurre l'impiccagione, camere a gas e plotoni d'esecuzione.


                                                                                                              Chloé Friard

Bookstock Village 2014: L'Europa a 16 anni


Anche quest'anno torna il Bookstock village, l'area del Salone Internazionale del Libro di Torino, dedicata in particolare a bambini e giovani da 0 a 20 anni, finanziata dalla Compagnia di San Paolo.

Andrea Bajani al Salone del Libro 2013
Per gli adolescenti i riflettori sono puntati su L'europa a 16 anni, progetto sviluppato dallo scrittore Andrea Bajani ed evoluzione del precedente il Vocabolario allargato, ideato nell'edizione 2011 del Salone.

Quest'anno l'Europa, concepita come un grosso contenitore vuoto, è stata messa sotto lo sguardo di 15 studenti di Torino e 12 studenti di Berlino, posti intorno ad un tavolo 'virtuale', che hanno collaborato a distanza per definire un vocabolario in grado di raccontare l'Europa, di riempirla di contenuti reali, quotidiani, appartenenti al bagaglio culturale di entrambi i gruppi.

L'Europa descritta parla di emigrazioni, attrazioni, ostacoli e i tentativi per superarli. Le parole che sono state individuate sono: Stormo, Pelle, Nonostante, , Circo, Chiocciola, Magnete, Brace, Ancora e Sipario, alle quali sono stati affiancati 10 rispettivi autori-guida per interpretarle.



                                                                                                    di Martina Locastro




                                                                                     










venerdì 4 aprile 2014

Un buon Non Oscar


 


Volendo citare (parafrasandolo) il grande classico Disney "Alice nel Paese delle Meraviglie", eh sì, possiamo dire che per il povero Leonardo Di Caprio la notte del 2 marzo 2014 sia stato un vero e proprio "buon non compleanno", durante il quale ha ricevuto in dono un bel Non-Oscar. Avendo avuto il privilegio di ammirare le interpretazioni di questo eccezionale attore in film attrettanto eccezionali come "The Aviator", "Blood Diamond", "Shutter Island" (per citarne solo alcuni), tutti i fan di Di Caprio (tra i quali mi annovero) aspettavano, nella famosa notte che incorona i "grandi" del cinema, di poter finalmente assistere, dopo anni di trepidante attesa, ad un trionfo del loro eroe per la sua interpretazione nel film di Martin Scorsese "The wolf of Wall Street". Pare che Di Caprio sia affetto dalla cosiddetta "maledizione del Titanic", qui ben esposta dal nostro buon Matthew McConaguey (vincitore dell'Oscar per Miglior Attore Protagonista):
 

Naturalmente, quando ad un grande entusiasmo per un evento segue un'altrettanto grande delusione, il pubblico internettiano si sfoga con battute, frecciatine ecc...e non è stato diverso per il "caso Di Caprio". Qui ne riporto alcuni simpatici esempi tratti da Twitter, il social network sarcastico per eccellenza:




Ah e dimenticavo...Ci sono anche le immagini...molte immagini che popolano il web, ma questa è sicuramente la più straziante:






Leonardo Di Caprio all'annuncio della vittoria di McConaguey, da www.happyblog.com

                             
Francesca Romano