Logo dell'associazione "Il furgone del sorriso" |
"Il furgone del sorriso” è un progetto che nasce nel 2009 dalla brillante mente di un clown, Dino Jasarevic. Lui e Abel Jasarevic, con altri animatori tutti componenti dell'associazione Arlok, decidono di intraprendere un viaggio in Bosnia, la loro terra d'origine. Per molti anni questo paese fu invaso dalla guerra che portò tristezza e rovina. Le vittime furono numerose e, ancor oggi, gli orfanotrofi sono affollati.
Spettacolo del 2010 in Bosnia |
Il cammino di questi ragazzi è lungo! Partono da Torino con i loro amici torinesi, incontrando poi anche compagni milanesi e veneti, per raggiungere la città natale Brcko. Qui cominciano a far fiorire i primi sorrisi, sia grazie alla loro simpatia sia per mezzo delle donazioni e del materiale raccolto in Italia. Infatti nel nostro paese ricevono un sacco di aiuti da amici, parenti o più semplicemente da persone che, avendoli conosciuti, hanno riposto nel loro intento molta fiducia.
Questi strampalati clown non si fermano e decidono di raggiungere altre città: Tuzla, Sarajevo e Salembo. Con le famiglie hanno un contatto diretto e spesso fanno per loro la spesa con il denaro raccolto. Inoltre sono aiutati e sostenuti da organizzazioni locali, come “Tuzlanka amica” e “Sprofondo”. Queste li ospitano dando loro soggiorno e guidandoli tra le vie delle città. Come loro cercano di aiutare coloro che hanno subito gravi perdite o violenze fisiche.
“Ladri del sorriso”, come anch'essi si ritengono, è il soprannome più adatto per loro poiché il loro obbiettivo è di portare il sorriso là dove, per molto tempo, non si sono viste altro che guerra e miseria.
Giulia Giacomino
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