venerdì 28 marzo 2014

RAT-MAN, 100 DI QUESTI NUMERI !

E venne il giorno.. Immagine tratta da
Fany-Blog
Parma, 11 gennaio 2014. Nelle edicole e fumetterie di tutta Italia esce finalmente l'attesissimo numero 100 di Rat-Man. E come festeggiare un tale traguardo, se non con una festa di portata titanica in tutta la città emiliana che l'autore, Leonardo Ortolani, ama tanto? Praticamente festa nazionale, visto il grandissimo numero di lettori fedeli all' insolito supereroe dalle orecchie da topo.

"Cosa sarà il numero 100?", avevano chiesto milioni di fans. La risposta è stata evidente all' interno dell' albo: la sua storia. No,non quella del ratto (anche perché ormai gli appassionati la conoscono praticamente a memoria), bensì quella di Leo, piccolo uomo dal grande potenziale e dalla passione - forse anche eccessiva- per i fumetti. Un uomo che oramai "assomiglia a sua nonna", come scrive il diretto interessato, ha fatto strada e ancora ne farà. Un uomo che non sa mantenere le promesse. Aveva infatti dichiarato di porre fine alla saga di Rat-Man con il n° 100, senza però troncare definitivamente la sua carriera da fumettista, ma mandando avanti diversi altri progetti.

E dunque questo piccolo uomo - dio indiscutibile di un microcosmo, ma impotente davanti alla grandezza della sua forza motrice e madre, l'ispirazione - è costretto a festeggiare una tappa importante della sua carriera. A Parma ci sono tutti, sua moglie Caterina, le sue due figlie Johanna e Lucy Maria, il sindaco Pizzarotti, Stefano Bollani (che accompagna Leo nella lettura di alcuni estratti di Rat-Man 100). E ovviamente i fans. Festeggiamenti in pieno stile Ortolani, con tanto di Rat-segnale proiettato sulle facciate degli edifici.

Ma è già presente nelle fumetterie Rat-Man n° 101- "L'ora più buia", che fa proseguire la tanto amata storia del ratto. E, come se non bastasse, Ortolani ha annunciato l'inizio di una ristampa di Rat-Man a partire dal n°1, "Rat-Man contro il Ragno", che prende il nome di Rat-Man Gigante, dedicato ai fans più recenti che si sono persi le origini di questo mito editoriale made in Italy.


                                                                       Fletto i muscoli e sono nel vuoto, Andrea Calogero

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