venerdì 28 marzo 2014

Yulia Tymoshenko: ritorno alla libertà


Nella tarda serata di sabato 22 febbraio è stata scarcerata, in seguito a tre mesi di proteste, Yulia Tymoshenko, ex-primo ministro ucraino, detenuta nel carcere di Kiev.


Yulia Tymoshenko in piazza Indipendenza
                  


Era diventata il simbolo dell'opposizione al governo filo-russo del presidente Viktor Yanukovich, fuggito dalla sua residenza di Kiev dopo la scarcerazione della donna, il quale si sostiene si sia servito di un processo politico, senza fondate basi giuridiche
, al fine di  liberarsi di uno scomodo avversario politico.      
                                                             


  
La sua persecuzione ebbe però inizio sin dai primi anni del debutto in politica: nel 1996 fu accusata di aver falsificato alcuni documenti, per ottenere vantaggia favore della sua compagnia energetica.

L'ultimo processo, conclusosi l'11 ottobre 2011, la condannò a 7 anni di carcere, con l'accusa di abuso di potere.La base di questa fu un accordo stipulato con la Russia, nel 2009,per fissare il prezzo dovuto dall'Ucraina per gli approvigionamenti di gas naturale russo. Questo però da molti esponenti del governo venne considerato svantaggioso e quindi fu prima tenuta in custodia cautelare ed in seguito trasferita in carcere. Qui però le sue condizioni di salute si aggravarono e, nonostante le numerosa richieste da parte di parenti e sostenitori, non venne mai trasferita nella clinica ospedaliera di Berlino.

Nella stessa serata del suo rilascio, ha tenuto un discorso, sulla sedia a rotelle a causa delle sue condizioni di salute, nel luogo che è diventato il simbolo delle proteste in Ucraina, piazza Indipendenza a Kiev.



Video del discorso di Yulia Tymoshenko
 


                                                                                                               










                                                                                                                            di Martina Locastro

Nessun commento:

Posta un commento