venerdì 4 aprile 2014

Scontro fra Titani: Fender Stratocaster vs Gibson Les Paul

Fender Stratocaster, a sinistra, e Gibson Les Paul, a destra
Le abbiamo sentite urlare assoli e martellare ritmiche, le abbiamo sentite arpeggiare ogni genere di melodia, dalle più cupe e tese alle più dolci e rilassanti, ma ancora non abbiamo capito, tra questi due titani del mondo della chitarra, a chi vada la corona di "regina del rock". La Stratocaster, messa in commercio nel 1954 con l'arduo compito di ripetere il successo della sua sorella maggiore Telecaster, vanta tra i suoi utilizzatori chitarristi del calibro di Jimi Hendrix, David Gilmour, Yngwie Malmsteen. La Les Paul invece compare nei negozi di musica nel 1952 come risposta alla Fender, che aveva commercializzato la prima chitarra elettrica senza cassa di risonanza; tra i guitar hero che hanno raggiunto il successo con una Les Paul al collo citiamo Jimmy Page, Slash, Zakk Wylde e Joe Perry. Ma ora andiamo a vedere perché questi grandi chitarristi hanno scelto una piuttosto che l'altra. La Fender Stratocaster, per gli amici "Strato", è caratterizzata da una particolare comodità di utilizzo, data la sua leggerezza e forma che permette facile accesso anche alla parte più bassa del manico. Ha un suono acuto, tagliente, molto brillante sul pulito e molto versatile, in una parola? Inconfondibile. Molto adatta a chi non ama le super distorsioni da heavy metal, lavora ottimamente sia sulle ritmiche che sulle parti soliste. Ma visto che la musica si ascolta e non si legge, ci ascoltiamo Mark Knopfler, uno che con la Strato ci ha scritto (e ci scrive) un pezzo di storia. E che pezzo.
 Ed ora passiamo all'altra pretendente al trono, la Gibson Les Paul, gioia e dolore di ogni chitarrista. Gioia, perchè con il suo sound unico lascia un segno profondo nell'anima di ogni vero rocker; dolore, ovvero quello che ti viene alla schiena dopo averla suonata per due ore, infatti è una delle più pesanti chitarre in commercio. In fondo, è il giusto prezzo da pagare per un suono caldo, potente e votato all'hard rock come pochi altri. I suoi punti di forza sono la grande enfasi sui bassi e le grandiose distorsioni, caratteristiche che però la rendono una chitarra molto poco versatile. C'è chi va in giro dicendo che la Les Paul non è una chitarra per virtuosi. Bene, quella gente non conosce un certo uomo dalla barba folta e dai capelli lunghi, un vichingo dei giorni nostri, che a colpi di birra e plettro ha scardinato questa credenza. Sto parlando di Zakk Wylde. +


Bene, è arrivato il momento di trarre le dovute conclusioni. Credo che decretare un banale pareggio non attribuisca i giusti meriti a quest due bestie sacre del rock, io preferisco definirle due vincitrici, poichè per quanto ci si sforzi non si troveranno mai criteri oggettivi validi per definirne una migliore dell'altra. Inoltre, come insegna David Gilmour, le due chitarre possono convivere, come in Another Brick In The Wall part 2, in cui le ritmiche sono incise con una Stratocaster, il solo con una Les Paul. A quanto pare, le due aspiranti regine dovranno fare il gioco del trono ancora per un po'. A meno che arrivi un DJ, con la sua consolle, a portarsi via il bello del rock.
Di Enrico Saggiorato

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