Fender Stratocaster, a sinistra, e Gibson Les Paul, a destra |
Ed ora passiamo all'altra pretendente al trono, la Gibson Les Paul, gioia e dolore di ogni chitarrista. Gioia, perchè con il suo sound unico lascia un segno profondo nell'anima di ogni vero rocker; dolore, ovvero quello che ti viene alla schiena dopo averla suonata per due ore, infatti è una delle più pesanti chitarre in commercio. In fondo, è il giusto prezzo da pagare per un suono caldo, potente e votato all'hard rock come pochi altri. I suoi punti di forza sono la grande enfasi sui bassi e le grandiose distorsioni, caratteristiche che però la rendono una chitarra molto poco versatile. C'è chi va in giro dicendo che la Les Paul non è una chitarra per virtuosi. Bene, quella gente non conosce un certo uomo dalla barba folta e dai capelli lunghi, un vichingo dei giorni nostri, che a colpi di birra e plettro ha scardinato questa credenza. Sto parlando di Zakk Wylde. +
Bene, è arrivato il momento di trarre le dovute conclusioni. Credo che decretare un banale pareggio non attribuisca i giusti meriti a quest due bestie sacre del rock, io preferisco definirle due vincitrici, poichè per quanto ci si sforzi non si troveranno mai criteri oggettivi validi per definirne una migliore dell'altra. Inoltre, come insegna David Gilmour, le due chitarre possono convivere, come in Another Brick In The Wall part 2, in cui le ritmiche sono incise con una Stratocaster, il solo con una Les Paul. A quanto pare, le due aspiranti regine dovranno fare il gioco del trono ancora per un po'. A meno che arrivi un DJ, con la sua consolle, a portarsi via il bello del rock.
Di Enrico Saggiorato
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